Portare il DNS sulla nuvola.

Scritto da Andrea Posarelli il 31 Ottobre 2013 |

Il DNS è un servizio di per se’ leggero ma fondamentale per il funzionamento dei domini (e a cascata di molti altri servizi).
La necessità di concentrare la gestione del DNS di un dominio e non delegarlo al pannello del registrar è abbastanza intuibile: molti registrar = molti pannelli da amministrare, quindi dispersione di energie, tempo e risorse.

Sistema-di-DNS-secondario-esterno-(cloud)

Portarsi il DNS in “casa” d’altronde vorrebbe dire costruirci intorno una serie di ridondanze che evitino ogni tipo di blackout o interruzione di servizio e può essere considerato in molti casi un overkill.

Quello che propongo in questo piccolo “draft” (ingrandisci l’immagine) è un approccio “misto” che consiste nel costruirsi un DNS primario (Master) da gestire in proprio e che vada a popolare un DNS slave (o meglio ancora un cloud di DNS slave).
Ovviamente il master DNS in questo scenario NON può essere autoritativo per ovvi motivi (non è cioè raggiungibile 24/24 proprio per “design”).
Il trucco è quello di promuovere come autoritativo il DNS slave (configurato su un gestore terzo con una buona struttura).
Per farlo basta designarlo come tale nel pannello del nostro registrar quando andiamo a gestire i DNS del dominio (la nomenclatura dell’operazione varia da registrar a registrar ).

Questo approccio ci consente molteplici vantaggi a fronte di una piccola scomodità.
Vantaggi:
– Il master DNS  può stare ovunque ed essere messo offline quando vogliamo in quanto le zone secondarie (slaves), una volta popolate nel cloud, continueranno ad esistere e funzionare indipendentemente dalla raggiungibilità del nostro master DNS.
– Ciononostante ogni volta che vorremo fare una modifica a una zona presente nel nostro DNS potremo farla comodamente nel nostro master il quale automaticamente andrà ad eseguire le modifiche sui DNS slaves esterni.
– Un altro vantaggio considerevole è che il DNS “interno” che è il primario (ma appunto non autoritativo) può essere protetto e reso inaccessibile dall’esterno in modo semplice, con una regoletta nel firewall,  in quando dovrà accettare connessioni solo e soltanto dai DNS secondari.
– Di conseguenza non sarà neanche necessario provvedere a una infrastruttura per il DNS primario complessa ed estesa, come vedremo.
Svantaggi:
– Avremo a che fare con DUE pannelli/sistemi di gestione (se escludiamo quello dei vari registrars nei quali dobbiamo soltanto impostare i nameservers nel momento di registrarlo), e cioè quello del master DNS e quello dei DNS slaves nei quali dovremo definire comunque la prima volta il nome della zona e l’IP del DNS primario che abbiamo in casa, questo comporta anche che se una zona viene cancellata nel Master, essa dovrà comunque essere cancellata a mano anche nello slave. [continua…]. Leggi il resto »

Piattaforma Soekris

Scritto da Andrea Posarelli il 7 Giugno 2012 |

Vista frontale Abbiamo parlato di Alix come piattaforma ideale per piccoli gruppi di utenti (anche 20 e oltre a seconda del tipo di configurazione) votata alla installazione di Linux o FreeBSD e da dedicare all’utilizzo di firewall di rete.

Se si volesse fare il passo successivo e si volesse rimanere nell’ambito delle mother board dedicate ma comunque con processori Intel o compatibili, senza per questo comprare dispendiosi server o box artigianali, si può considerare Soekris come piattaforma. Leggi il resto »

Firewall Alix + PfSense

Scritto da Andrea Posarelli il 27 Marzo 2012 |

PfSense è una distribuzione software derivata da Mon0Wall (a sua volta basata su FreeBSD), che permette di costruirsi un firewall di grandi potenzialità e che a seconda del tipo di hardware che gli mettiamo a disposizione, può anche gestire reti complesse e di grandi dimensioni.

Per approfondire le caratteristiche di PfSense vi rimandiamo al sito che spiega nel dettaglio le features di questo prodotto.
Oggi vogliamo installare questo software su un particolare hardware, dimensionato per piccoli uffici e piccoli gruppi di persone (direi max. 10/20 utenti a seconda del lavoro che deve svolgere il firewall): le schede Alix di PCEngines. Leggi il resto »

Proxmox (virtualizzazione)

Scritto da Andrea Posarelli il 3 Aprile 2011 |

Nel settore della virtualizzazione si stanno muovendo un sacco di attori, da VmWare (uno dei leader) a Microsoft (Hyper-V), passando per Citrix fino alle declinazioni Open Source (Xen, KVM, OpenVZ) ecc.

KVM in particolare essendo stato integrato nello sviluppo del Kernel di Linux, sembra essere candidato a rimpiazzare almeno Xen nelle preferenze degli utenti Linux. Red Hat Enterprise sta costruendoci intorno una sua soluzione “professionale”.

Come spesso accade a determinare una scelta piuttosto che un altra, oltre alla bontà intrinseca della tecnologia, buona parte della differenza la fanno gli strumenti di amministrazione (non a caso un vanto di VmWare).
A questo proposito una azienda europea, sta lavorando molto bene in questo settore producendo una distribuzione basata su Debian che include KVM e OpenVZ come tecnologie, aggiungendovi validi e intuitivi strumenti di amministrazione basati su Web. SI tratta di “Proxmox

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Ip fisso telecom su Modem generico

Scritto da Andrea Posarelli il 6 Marzo 2011 |

Sulle ADSL business di Alice (analoghe a quelle residenziali ma con IP fisso), si puo’ anche installare un modem di proprieta’ al posto del Pirelli di serie (vedi foto), ma in questo modo la navigazione avverrà solo via IP dinamico.

Dopo aver cercato in lungo e in largo mi sono imbattuto in qualcuno che ha capito il perchè e ha risolto.

In pratica l’autenticazione sulle ADSL telecom e’ ininfluente, qualsiasi combinazione user/pass consentira’ la navigazione (normalmente si usa la classica aliceadsl/aliceadsl) ma si puo’ usare qualsiasi altra combinazione casuale. In questo modo pero’ la navigazione avviene solo per IP dinamico.

Invece per ottenere l’IP fisso bisogna utilizzare una particolare combinazione che si puo’ ottenere inserendo il MAC address del modem telecom nell’user (+ altra roba) e utilizzando una password particolare. Leggi il resto »

CloudCamp #2, Milano 25 Maggio 2010

Scritto da Andrea Posarelli il 22 Aprile 2010 |

Nuovo appuntamento per fare il punto della situazione sulle tecnologie di “cloud”.

Io ci sarò, e voi?

Integrazione iCal <-> Google Cal

Scritto da Andrea Posarelli il 9 Settembre 2009 |

Immagine 2Come sa bene chi utilizza i servizi di Google, oltre alla posta elettronica la casa di Mountain View offre tutta un’altra serie di interessanti applicazioni “web oriented” che offrono svariate funzionalita’: Calendar, Documents, Photos (Picasa), Sites ecc.

In particolare Google Calendar permette di crearsi una o piu’ agende personalizzate con la possibilita’ di condividere (in parte o del tutto) gli appuntamenti, con caratteristiche di assoluto rilievo come la possibilita’ di essere avvertiti con degli altert oltre che per email e popup, anche per cellulare, via SMS.

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