… essere o non essere, amletico dubbio…

Esistono due categorie di amministratori: quelli che aggiornano qualsiasi cosa esca (update no matter what) e quelli di approccio conservativo (squadra che vince non si cambia).
Chi avrà ragione?

In realtà entrambi e nessuno, come sempre dipende da caso a caso.
Quelli da eseguire con una certa costanza e regolarità sono gli update di sicurezza, che si tratti di un server o di un client è sempre bene eseguirli…
Meglio sarebbe farli su una macchina di test per verificarne gli effetti, ma non sempre è possibile, dato che le variabili in gioco su una macchina in produzione possono essere molti, intrecciati fra di loro e quindi con un certo grado di complessità.

Gli upgrade di una certa importanza (es: major version) invece possono produrre effetti di rilievo nell’ambiente e quindi colpire gli utenti sotto molteplici punti di vista.

In questo caso valgono sempre due regole auree:

1. Non aggiornare subito, lascia che qualcun’altro lo faccia per te

E cioè sperimenta sulla pelle degli “early adopters” non sulla tua, sopratutto se si tratta di aggiornamenti non inerenti la sicurezza od obbligatori (mandatory).

Potrà essere una posizione moralmente discutibile (se tutti facessero cosi’ non esisterebbe casistica da verificare), ciononostante è una buona pratica aspettare almeno un paio di settimane e poi dragare google alla ricerca di possibili problemi PRIMA di installare l’update e non DOPO a frittata fatta.

2. Leggere la lista delle fatures introdotte e il bugfix

E cercare di capire se delle in entrambi c’e’ qualcosa di irrinunciabile o di capitale per l’utilizzo della macchina (cose utili e problemi risolti).
Se si tratta solo di caratteristiche nuove forse è bene riflettere, contare fino a dieci, chiedersi se sono indispensabili e poi far decantare un po quello stimolo insopprimibile ad avere sempre l’ultima versione di tutto…

Il ragionamento secondo me vale sia per i client che per i server, ma prendete tutto con le molle: è cio che penso io…