Lion Server, Pro & Cons
MacOsX, Novita', Servers | 16 Agosto 2011Insieme a Lion, Apple ha rilasciato la corrispondente versione “server” con parecchie novità . In questo articolo vogliamo approfondire tutte queste novità prendendo in considerazione i pro e i contro e cosa cambia per gli utenti della versione server.
La prima grossa novità proviene dal fatto che Lion Server non è distribuito come in precedenza, come un OsX a parte, ottimizzato per l’uso Server, ma è un pacchetto software che si installa su qualsiasi Lion a un costo che è una frazione del precedente (499€ contro gli attuali 39€)
Questo significa in parole povere che prima si installa Lion e poi di aggiorna al pacchetto “Server”. Per chi vuole aggiornare da Snow Leopard Server, la procedura è quella di acquistare entrambi. Da un versione precedente di Server, è richiesta la presenza su disco anche dell’applicativo server (venduto a 39€) altrimenti l’installazione di Lion non avrà luogo. Fatto questo l’aggiornamento verrà eseguito a Lion e dopo un riavvio verrà aggiornato a server. Il costo totale dell’operazione è quindi di 23,99€ x Lion + 39,99 x Lion Server = 63,98€
Alcuni parziali test confermano che la transizione dei precedenti settaggi dovrebbe procedere senza grossi intoppi, ma esperienza insegna che è necessario prepararsi a qualche possibile malfunzionamento; a maggior ragione se abbiamo messo le mani pesantemente “sotto il cofano”. La documentazione ufficiale di Apple per la transizione la si legge qui: Lion Server, upgrading and migrating.
Adesso veniamo alle novità e i cambiamenti:
- Non esiste CD o DVD di installazione, l’installazione può essere remota.
- Non esiste un OsX Server, esistono una serie di App che rendono “Server” ogni Lion
- Kernel a 64 bit di default
- Nuovo applicativo (Server.app) per il management “Easy” dei servizi: On/Off Switch
- Assenza di default di Server Admin, Workgroup Manager, Sys Image Utility (da scaricare a parte)
- Difficoltà di andare nel dettaglio dei servizi con gli strumenti grafici (es. WWW)
- Nessuna funzionalità di Primary Domain Controller per Windows
- Eliminazione di MySQL a favore di PostgreSQL (nessuna U.I. a disposizione)
- Eliminazione di FTP e PPTP, Quicktime Streaming Server, Axis, Tomcat, Mobile Access
- Nuovo Wiki Server
- Nuovo Webmail
- Nuovo sistema di notifiche
MySQL e Tomcat possono essere installati successivamente direttamente con i binari o i sorgenti in quanto a FTP e PPTP, possono essere riabilitati via terminale (tratteremo il metodo in un prossimo articolo) anche se Apple sembra considerare questi strumenti deprecati. Per l’FTP è possibile (e in molti casi desiderabile) puntare a specifici prodotti di terze parti (Rumpus), per la VPN è da considerarsi più sicuro l’accesso a livello di firewall (IPSec) o LPTP.
Non si sa ancora bene il destino di QTSS (Quicktime Streaming Server). Per l’upgrade di MySQL consigliamo un classico Dump dei DB con relative utenze e il loro ripristino da console o UI.
Per quanto riguarda la gestione dell’hosting web abbiamo un deciso passo indietro dei tools di amministrazione: se c’é bisogno di un web-redirect, un Alias o di abilitare alcuni moduli di Apache, si deve ricorrere al terminale e basta, mentre in precedenza si poteva farlo dai tools grafici. Per altri versi invece si assiste a un passo avanti come per esempio aver optato per un webmail moderno (Roundcube) rispetto al vetusto SquirrelMail.
Gli elementi di novità esistono e possono essere valutati in luci e ombre: alcuni servizi prima monchi o non funzionanti adesso funzionano e bene (notifiche push, cambio di hostname), altri servizi invece sono troppo semplificati e non flessibili (Web Hosting ecc.), altri ancora sono in uno status incerto (PPTP, FTP ecc).
La valutazione quindi è un melange di cose positive e negative, dovremo aspettare ancora e vedere i prossimi aggiornamenti per capire realmente l’intenzione di Apple di fixare i problemi o meno.
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