Virtualizzazione (VirtualBox)
Software | 16 Agosto 2008Con il passaggio alla generazione di processori Intel, su piattaforma Apple e’ possibile far girare sistemi operativi per processori x86, sia nativamente (in dual o tri-boot) sia in ambienti di virtualizzazione all’interno di MacOsX come sistema ospite.
I maggiori protagonisti in questo settore sono Parallels e VmWare.
Parallels e’ il primo prodotto arrivato su piattaforma OsX, per la virtualizzazione, VmWare e’ arrivato successivamente, ma puo’ contare su una maggiore esperienza nel campo.
Entrambi pur essendo prodotti molto simili hanno pregi e difetti che sarebbe troppo lungo elencare, quello che pero’ non molti sanno e’ che esiste un terzo prodotto completamente free, nato su Linux e portato su MacOsX e Windows che consente la virtualizzazione di sistemi x86 come Windows, Linux, FreeBSD ecc.
Si chama VirtualBox ed e’ stato recentemente acquisito da Sun che vuole dare impulso allo sviluppo pur mantenendone l’utilizzo libero.
Virtual box e’ liberamente scaricabile, nel disco immagine si trovano un tradizionale installer e uno script per terminale (basta doppio-cliccare) per eliminare ogni traccia di software dal proprio Mac.
Il programma infatti si installa abbastanza profondamente nel proprio sistema operativo.
Se infatti andiamo ad aprire con un editor di testo lo script per disinstallare il programma, scopriamo che il programma installa degli eseguibili in /usr/bin/, uno startup item in /Library e anche una Kernel Extensions (/Library/Extensions/VBoxUSB.kext/”), i piu’ curiosi possono aprire il file VirtualBox_Uninstall.tool per scoprire tutti i files installati.
Una volta finito il processo di installazione, troviamo una comoda interfaccia grafica di gestione con la quale possiamo creare macchine virtuali, assegnare settaggi ecc., la troviamo come al solito sotto la cartella /Applicazioni.
Chi ha avuto gia’ a che fare con programmi analoghi non trovera’ particolari problemi a configurare il tutto, Virtual Box supporta la lettura da CD-DVD come da immagine ISO, consente la creazione di dischi virtuali, supporta snapshot multipli, molteplici Sistemi Operativi, porte seriali, USB, cartelle condivise e networking (limitato alla sola nat, niente bridging purtroppo).
Virtual Box dispone anche di software aggiuntivo per Windows da installare dopo il sistem aoperativo (Guest Addiction) analogamente a Parallels e VmWare, per consentire una maggiore integrazione fra i due Os (ad esempio l’uscita automatica del mouse dalla finestra del sistema virtualizzato).
Commenti recenti: